Un “ponte” strategico
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Il bridge è un gioco di carte, è vero. Ma è questa è una definizione davvero riduttiva, che non esprime il suo potenziale didattico. Infatti, il bridge non è solo un gioco, è una palestra per la mente.


Il valore educativo del Bridge

Infatti, il bridge non è solo un gioco, è una palestra per la mente, che allena la nostra intelligenza allo sviluppo di valori e competenze estremamente importanti per la crescita sociale e cognitiva dei giovani e meno giovani.

Innanzitutto, chiariamo che non è un gioco d’azzardo anzi, la competizione è sempre puramente sul risultato e mai economica. Questo è uno dei tanti aspetti positivi che rendono il bridge un gioco educativo, soprattutto per i giovani. E ha il vantaggio di adattarsi proprio a tutte le età e tutte le culture, anzi diventa strumento di aggregazione.

George Akerlof, premio Nobel per l’Economia nel 2001, afferma:

“Sono diminuiti i giocatori di bridge: è per questo che il mondo è in crisi.”

Una frase davvero forte, ma dettata dalla considerazione che la scelta dei giochi di carte praticati nel tempo libero è lo specchio della società. Purtroppo, nel tempo, il bridge viene visto più come un passatempo, soprattutto per anziani, che un potente strumento didattico mentre prendono valore giochi individualistici come il poker.


Cosa si apprende in questa palestra?

Parliamo di valori e capacità. La socialità, lo spirito di squadra, la logica deduttiva, la velocità decisionale, la valutazione strategica, per esempio, per sviluppare le quali il bridge fa uso degli attrezzi più facili e noti: le carte da gioco.

Il gioco è un fenomeno che occupa tanto spazio nella vita umana, sia a livello individuale che sociale. Lo dimostra la quantità di persone che segue giochi come il calcio, il basket o, recentemente, le olimpiadi.

Tuttavia, la Società odierna, estremamente conflittuale e stressante, spinge a rielaborare il concetto di gioco, impoverendolo di quegli elementi nobili di crescita tanto importanti da bambini quanto da adulti. Il gioco è una cosa per bambini o un gioco d’azzardo, non sembra esserci una via di mezzo.

La conclusione è che a giocare si perde solo tempo generando, quindi, emozioni negative nell’individuo.

Ma la scienza ha dimostrato che, quando si gioca, a qualunque età, si apprende meglio e più in fretta. Infatti, il piacere che si trae dal partecipare, dal desiderare di divertirsi e vincere, spinge con facilità chiunque a giocare. In questo senso, il gioco è un formidabile strumento di apprendimento.


La chiave di volta è la creatività.

Un gioco all’apparenza semplice e banale come il Lego non potrebbe essere al vertice delle classifiche di vendita anno dopo anno se non riuscendo a soddisfare il bisogno di realizzazione del giocatore, fornendogli la massima libertà di essere creativo.

In questo filone si fa strada il gioco del Bridge. E’ divertente, aggregante, intelligente, soddisfacente, creativo, appagante ed estremamente utile.

Il compianto prof. Giancarlo Marini, che Latina Progetto Bridge ricorda ogni anno con un memorial molto seguito, dalla sua influente posizione di capo del dipartimento di Economia e Diritto dell’Università Tor Vergata di Roma, condusse un esperimento molto interessante con lo scopo di integrare il bridge nei programmi di studio universitari.

Secondo il professore, ed è anche il mio più modesto parere, “il bridge è dotato di una stupefacente trasversalità. Dovrebbe essere inserito in tutte le facoltà, adeguandolo alla materia di studio. Ad esempio potrebbe aiutare gli studenti di lettere nella comprensione degli aspetti inerenti la teoria del linguaggio, ma vedo delle applicazioni anche in campo medico e giuridico.”.


I vantaggi del saper giocare a bridge

Elencare tutti i vantaggi è un lavoro lungo ma non possiamo non iniziare da quelli a mio parere più rilevanti: i valori sociali.

  • Insegna lo spirito di squadra

Il bridge non è un gioco individuale. Richiede la presenza di almeno due giocatori che, formando un team, condividono i risultati positivi e negativi del loro gioco. Si vince e si perde sempre in due.

  • Insegna i valori del rispetto degli avversari e del compagno

Al tavolo di bridge viene svolta una partita tra due linee contrapposte. E’ necessario, quindi, che le due coppie mantengano sempre un comportamento adeguato nei confronti dei giocatori avversari. E ogni giocatore di una linea dovrà fare altrettanto col proprio compagno. A bridge non si può, e non si deve, imbrogliare. Rispetto, fiducia, comprensione, autoironia ed eleganza non dovranno mai mancare al tavolo di bridge!

  • Insegna ad assumersi delle responsabilità

In una partita di bridge ogni giocatore dovrà prendere decisioni sulla base di quanto sta accadendo al tavolo. Queste decisioni non sono sempre di facile valutazione e la capacitò di assumersi responsabilità, anche nei confronti del compagno di gioco, è fondamentale. Il risultato, spesso, dipenderà dalla nostre decisioni e dai nostri comportamenti.

  • Insegna ad accettare gli errori

Al bridge si può sbagliare, o può sbagliare il proprio compagno. Bisogna sviluppare la capacità di accettare gli errori, magari discuterne per acquisire elementi utili a non commetterli ancora. Ma mai si dovrà discutere o litigare per imporre il proprio punto di vista. Il bridge richiede eleganza di pensiero e di comportamento.

  • Insegna l’assertività

Il bridge insegna ad argomentare liberamente le proprie idee e le proprie azioni, anche quando si è in disaccordo con l’altro, senza il timore di essere giudicati e di non esprimere concetti di valore.

  • Insegna a non procrastinare

Una partita di bridge si svolge nel lasso di tempo di una manciata di minuti. Non c’è spazio per le attese e i ripensamenti. La velocità di decisione è fondamentale.


Cosa ti combino

Veniamo ora ai vantaggio più tecnici del gioco del bridge, lo sviluppo di competenze e capacità che, per uno studente, sono di estremo interesse. Parliamo di:

  • Logica deduttiva
  • Velocità decisionale
  • Pianificazione strategica
  • Memorizzazione
  • Concentrazione
  • Analisi e sintesi

Il bridge stimola la logica deduttiva, quel ragionamento che discende dalla raccolta di dati ottenuti da quanto sta succedendo durante la partita al tavolo e dalla conclusione derivata dalla loro sintesi. Un processo davvero utile e gratificante.

Saper prendere decisioni rapidamente è un asset fondamentale per un giovane. Una caratteristica tipica del leader, quella figura in grado di coinvolgere e guidare gli altri al raggiungimento di un obiettivo. Il giocatore non ha tutto il tempo che vuole per prendere una decisione e, spesso, nemmeno dispone di sufficienti informazioni Pertanto, dovrà fare supposizioni e su queste basare le decisioni.

Il gioco del bridge si fonda sulla strategia. Richiede al giocatore di raccogliere tutte le informazioni possibili durante la partita e, con esse, sviluppare un piano d’azione nel tentativo di ottenere il massimo risultato possibile per la propria linea. Fondamentale è la capacità di anticipare il pensiero avversario e costruire una serie di azioni in modo strategico.


Conclusioni

Proporre ai giovani nativi digitali uno strumento potente e aggregativo come il bridge, è la chiave di volta per farli entrare nel mondo del lavoro, o per la prosecuzione dei loro studi, con abilità e competenze di grande valore.