Design thinking, un altro modo di pensare
Affrontare e risolvere problemi è un’abilità chiave nella vita e nel lavoro, perché ci permette di identificare, analizzare e risolvere gli ostacoli che si presentano sul nostro cammino. E se vuoi un metodo innovativo e vincente, allora il design thinking è ciò di cui hai bisogno!
Questa metodologia ti fa sbocciare la creatività e ti fa collaborare con un team di specialisti di diverse discipline per trovare la soluzione migliore e più efficace possibile. Con il design thinking, non ci sono limiti alla tua immaginazione e alle tue idee!
Vediamo cos’è il design thinking
Il design thinking è una metodologia innovativa che aiuta a risolvere i problemi in modo creativo ed efficace. Invece di lavorare da soli, si lavora con un team di specialisti di diverse discipline per trovare soluzioni uniche e personalizzate. Il processo è ripetuto più volte, fino a quando si trova la soluzione migliore.
Questa metodologia si basa sulla collaborazione interdisciplinare e sulla progettazione centrata sull’utente, il che significa che si tiene conto delle esigenze e dei desideri dell’utente durante tutto il processo di progettazione. Non solo è divertente e coinvolgente, ma ti porta a pensare fuori dagli schemi, abbracciando la tua creatività in modo esplosivo!
Questa metodologia ha radici nella mente brillante di Edward De Bono, uno psicologo che ha rivoluzionato il modo in cui affrontiamo i problemi, dando vita a una nuova teoria basata sulla creatività e sulla collaborazione interdisciplinare. Ma sono stati l’ingegnere David Kelley e il designer Tim Brown, fondatori dello studio di design IDEO, una delle agenzie di design più influenti al mondo, a svilupparne l’ide e a ideare il nome design thinking.
Originariamente questa capacità fu chiamata pensiero laterale (lateral thinking) in contrapposizione al pensiero razionale.
Per approfondire Edward De Bono Foundation – Lateral Thinking
Oggi si è evoluta nel concetto di design thinking, grazie a un saggio di Tim Brown del 2008 che ha stravolto il mondo della progettazione.
Lettura: Tim Brown – Design Thinking
Le peculiarità del design thinking per il successo
La chiave del successo del design thinking sta nella sua capacità di mettere al centro le esigenze e i desideri dell’utente. L’obiettivo è capire in modo approfondito le sue necessità per creare soluzioni che siano veramente utili e significative per lui. Si raggiungono rapidamente soluzioni non ottimali ma efficaci, che richiedono meno tempo ed energie per raggiungere un risultato ottimale.
Si basa sulla collaborazione interdisciplinare, che mette insieme le diverse competenze e prospettive dei membri del team per arrivare a soluzioni più innovative e complesse.
Usa un processo iterativo, basato sull’ideazione, prototipazione e testing, che consente di sperimentare diverse idee e di correggere gli errori lungo il percorso. L’idea è di garantire che le soluzioni finali siano più solide e ben strutturate.
Thinking like a designer can transform the way you develop products, services, processes—and even strategy.
Tim Brown
La capacità di risolvere i problemi richiede un approccio non lineare e creativo. Il design thinking consente di esplorare il problema da molteplici punti di vista e trovare soluzioni innovative. Questo metodo di pensiero non convenzionale può essere applicato a qualsiasi campo per risolvere problemi in modo rapido ed efficace.
Come fare?
Il metodo è davvero semplice e può essere applicato in molti campi e contesti diversi.
Per esempio, dalla progettazione di prodotti e servizi, alla risoluzione di problemi aziendali e sociali, all’innovazione in campo medico e scientifico, e molto altro ancora.
Il design thinking è un processo iterativo, il che significa che il team può tornare a qualsiasi fase del processo per apportare modifiche e miglioramenti. Utilizza concetti già presenti nel sapere umano, per esempio il project management, da cui discendono le due domande fondamentali:
- Che problema abbiamo e qual è il contesto nel quale agiamo
- Quali opportunità abbiamo e quali dobbiamo sviluppare
Si compone di cinque passi principali, che aiutano a identificare e soddisfare le esigenze degli utenti.
- Il primo passo è l’empatia, che significa comprendere a fondo le esigenze, i desideri e le aspettative degli utenti. Questo si ottiene attraverso l’osservazione diretta e l’interazione con gli utenti stessi.
- Il secondo passo è la definizione, in cui si definisce il problema da risolvere, basandosi sull’empatia e sulla comprensione dei bisogni degli utenti.
- Il terzo passo è l’ideazione, in cui si generano idee e soluzioni innovative, utilizzando tecniche di brainstorming e di pensiero laterale.
- Il quarto passo è la prototipazione, in cui si creano dei modelli o dei prototipi delle soluzioni ideate. Si può così testarle e valutarne la fattibilità e l’efficacia in modo rapido e semplice.
- Il quinto e ultimo passo è il testing, in cui si testano le soluzioni prototipate, confrontandole con gli utenti. Si può cosi valutarne la risposta e il feedback in modo rapido e semplice.
Questi passi, seppur schematici, costituiscono un approccio flessibile e non lineare per raggiungere soluzioni innovative e personalizzate, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti. Dunque, di creare valore per l’organizzazione.
Campi di applicazione del design thinking
Con il design thinking, la creatività mette l’utente al centro del problema, producendo soluzioni efficaci e inedite alle domande chiave.
Ecco alcuni esempi di come il design thinking può essere utilizzato:
- Progettazione di prodotti: il design thinking può essere utilizzato per sviluppare prodotti che soddisfino le esigenze dell’utente. Ad esempio, una casa di moda può utilizzare il design thinking per creare abbigliamento che si adatti alle esigenze e ai gusti dei propri clienti.
- Innovazione aziendale: il design thinking può essere utilizzato per risolvere problemi aziendali complessi. Ad esempio, un’azienda che sta lottando per aumentare le proprie vendite potrebbe utilizzare il design thinking per sviluppare nuove strategie di marketing e di vendita.
- Servizi sanitari: il design thinking può essere utilizzato in campo medico per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria. Ad esempio, un ospedale può utilizzare il design thinking per progettare un’esperienza di cura più personalizzata e soddisfacente per i pazienti.
- Sviluppo di software: il design thinking può essere utilizzato per progettare software che siano facili da usare e intuitivi. Ad esempio, una società di sviluppo software può utilizzare il design thinking per creare un’applicazione mobile semplice e intuitiva da usare per gli utenti.
Il design thinking per l’innovazione di prodotto
Grazie alla sua capacità di mettere l’utente al centro della progettazione, il design thinking è diventato uno strumento molto efficace per l’innovazione di prodotto. Qual sono i passi da affrontare?
Il processo inizia con la comprensione del contesto in cui il prodotto sarà utilizzato. Prosegue poi con l’analisi delle esigenze e dei desideri degli utenti e con l’identificazione dei problemi da risolvere.
Dopo l’identificazione dei problemi, il team si mette al lavoro per generare idee e sviluppare prototipi che rispondano alle esigenze e ai desideri degli utenti. Grazie alla creatività del team e alla collaborazione interdisciplinare, il processo di ideazione è caratterizzato da un elevato livello di innovazione e originalità.
Una volta sviluppati i prototipi, si passa ai test con gli utenti. Si testa l’efficacia delle soluzioni proposte e vengono raccolti feedback e suggerimenti per migliorare il prodotto.
Il service design
Il design thinking e il service design sono due approcci che vengono sempre più utilizzati nell’ambito della progettazione di prodotti e servizi.
Entrambi gli approcci si concentrano sulla comprensione delle esigenze dei clienti e sulla creazione di soluzioni che soddisfino tali esigenze in modo efficace ed efficiente. Questo connubio permette di innovare nel campo dei servizi al cliente. Ma come funzionano insieme?
Il service design è un approccio olistico che si concentra sulla progettazione di servizi che soddisfino le esigenze dei clienti in modo efficace ed efficiente. Utilizza tecniche quali:
- l’analisi dei punti di contatto del cliente,
- la mappatura del percorso del cliente
- la creazione di blueprint per progettare servizi che siano coerenti e di alta qualità.
Il service design è un’attività che sta avendo una vasta diffusione perché favorisce la comprensione del comportamento dei consumatori e dei loro bisogni.
Guarda l’articolo “I bisogni di cui abbiamo bisogno” sui bisogni umani e il modo per soddisfarli.
Entra qui in gioco la capacità di progettare e implementare servizi che sono desiderabili, fattibili e sostenibili.
Una metodologia per il service design
Il Design Council inglese ha messo a punto una metodologia che può essere facilmente rapportata al design thinking e al suo modo di operare. Si tratta di una metodologia composta da sei passi (fonte: Elisabeth Graf – Service Designer):
- Preparare: definizione del problema e dei risultati
- Scoprire: ricerca esplorativa o valutativa
- Definire: sintesi e definizione di opportunità
- Progettare: generazione di idee e concept
- Creare e provare: prototipazione e validazione
- Implementare: roll-out e miglioramento
Le parole chiave sono le stesse del design thinking, esplorare, collaborare, coinvolgere e iterare continuamente. Questa metodologia si differenzia da quella dei cinque passi descritta in precedenza.
Per approfondire
Per una breve presentazione del metodo vi lascio con l’ottimo video di Olivia Scagliarini, di professione Service Designer, curato da White Label.